Al termine della partita di sabato 11scorso contro gli Old Milano si è svolta la consueta cerimonia dell'assegnazione del pallone nero con maniglie, trofeo all'atleta eletto Broc of the Match. Dopo Ciaio e Filippo, l'onoreficienza è passata a Toto.

Tutte le immagini dell'incontro nella Photo Gallery.

 Va in archivio anche il secondo test-match autunnale per l’Old Cesena. Al “Montefiore” “i Bislunghi” dell’Old Milano vincono 35-5 (sette mete a uno) dando una grande lezione di gioco alla squadra romagnola. Il Cesena paga un approccio sbagliato alla gara ed è sembrato poi troppo condizionato dall’inizio gara e troppo arrendevole nelle fasi di contatto. Sono pochi i romagnoli a strappare una sufficienza e questo giudizio, naturalmente, è ancora più severo nei confronti dei “senatori”, coloro cioè che hanno una certa esperienza.

I milanesi sembrano più determinati sin dalle fasi di riscaldamento: e infatti scendono in campo con una grinta nemmeno paragonabile a quella dei cesenati, che sembrano in vacanza. I primi 3 minuti sono da incubo: al 1’ gli ospiti sono già in vantaggio con una meta facile realizzata dall’ala sinistra. Al 3’ il Milano perfora la difesa di burro romagnola e realizza una meta in prima fase. Al Cesena mancano idee, determinazione e sembra anche tenuta fisica: più di un giocatore mostra segni di affaticamente sin dall’inizio, colpa anche del caldo, che comunque affligge anche gli ospiti.
Il Cesena inizia a prendere le misure e accenna timidamente qualche offensiva, ma è ancora il Milano a marcare meta, con un azione veloce ed efficace. Il finale del primo dei 3 tempi da venti minuti si chiude ancora con il Cesena in attacco e più volte vicino alla meta ed il Milano che segna ancora una meta quasi allo scadere.

La differenza tra le due squadre sta tutta nella tecnica individuale: i milanesi fissano l’avversario prima del passaggio, entrano nelle ruck in numero giusto, difficilmente lisciano un placcaggio; i cesenati portano gli avversari sul passaggio, entrano in troppi e spesso in ritardo nelle ruck, lisciano troppi placcaggi. Decisamente un passo indietro rispetto ad altre prestazioni, dove le pecche erano spesso celate da spunti personali. Qui c’è di fronte una signora squadra e i personalismi sono banditi.

Nel secondo tempo il Cesena gioca meglio: gli ospiti calano molto il ritmo forsennato del primo tempo e la squadra di Magnani si riassesta, affondando spesso nella difesa milanese che inizia anch’essa a mostrare qualche pecca. Il Cesena va molto vicino alla meta, ma manca sempre l’acuto finale: c’è una fase in cui si gioca per oltre 5 minuti nella 22 avversaria, senza però produrre alcunchè. Tanto per cambiare, in una delle rare sortite in attacco del 2° tempo è ancora Milano a segnare una meta, la quinta dell’intero match.

Nell’ultima frazione le squadre appaiono visibilmente provate dalla fatica e dal caldo. Il Cesena si lancia all’arrembaggio, producendo il massimo sforzo alla ricerca disperata della meta della bandiera, tutto sommato meritata. Le idee però sono sempre più confuse, i palloni caduti in avanti sono troppi e i rischi corsi sono enormi, ma la determinazione messa in campo per la meta è quella che si sarebbe dovuta vedere sin dal 1’ minuto. Arriva la meta, da una prepotente ruck vinta e da una palla spedita al primo centro La Biunda che mette schiaccia in mezzo ai pali. A questo punto però gli esausti veterani romagnoli subiscono altre due mete. Al 20’ esatto, fischio finale, doccia e ricco terzo tempo, nel quale i cesenati stanno diventando ormai rinomati.

Ma le troppe facce lunghe viste non rendono giustizia allo sforzo ed all’impegno comunque profusi. Tanti si rendono conto di aver giocato sotto il proprio standard, ma quello che davvero fa difetto a questa squadra che corre, suda e s’impegna come gli avversari, è un progetto di gioco che si adatti alle caratteristiche fisiche e tecniche dei giocatori che la compongono. Insistere su un gioco dispendioso come larghe aperture ai trequarti, che isolano gli stessi trequarti, allontanando dal gioco gli avanti che sono costretti ad affannosi e dispendiosi recuperi è controproducente. Per non parlare della tecnica individuale, che se è lecito attendersi lacunosa nei “nuovi”, non è altrettanto lecito lo sia nei “vecchi”, spesso afflitti da amnesie.

Andando oltre i giudizi severi ( e qui il giudice è al tempo stesso sul banco degli imputati ), una cosa deve essere chiara. Qui nessuno viene pagato. Se si viene a giocare a rugby, sport di contatto, dove il farsi male è messo in conto, ma ad una certa età non è consigliabile (a dire il vero non lo è mai!), se il giovedì sera si è sempre più numerosi ed entusiasti, lo si deve all’armonia ed alla voglia di divertirsi raggiunta in 2 anni di attività. Si deve giocare e vivere il rugby divertendosi: e per farlo occorre mettere nelle mani dei giocatori tutti gli strumenti necessari per divertirsi. Se si scende in campo senza nemmeno sapere cosa fare o se un avversario di un quintale ti sta passeggiando sulla schiena, questa voglia di divertirsi viene meno. Bisogna giocare sereni e uniti: troppo spesso la tensione agonistica fa dimenticare tutto questo.

 
Nico Guccione 

 OLD CESENA RUGBY – OLD RUGBY MILANO

Proprio arzilli i vecchietti dell’Old Cesena Rugby!
Dopo le fatiche del Sanzio Togni e della sfida con gli Old Bologna, il sodalizio cesenate si appresta ad affrontare l’incognita Old Milano. Lo stadio di via Montefiore ospiterà dunque il secondo test-match autunnale dei veterani della palla ovale di cesena, che di starsene con le mani in mano proprio non ne vogliono sapere.

Il gruppo, sebbene anagraficamente non più giovanissimo (tutti over 35), si sta dimostrando straordinariamente dinamico per le iniziative poste in essere singolarmente e coralmente. Pensiamo all’impresa di Danilo Bernardini sul monte Ararat, pensiamo all’organizzazione dei memorial Sanzio Togni o Dino Della Chiesa, per non parlare dell’organizzazione di match che li vedono direttamente protagonisti.
I dirigenti della società si confermano capaci e determinati nel vero obiettivo degli Old: quello di divertire e divertirsi per diffondere e radicare il gioco del rugby sul territorio. Più che le parole possono gli esempi.

E questi vecchi leoni tutta tempra e grinta sono un esempio per i più giovani, che sempre più spesso si stanno interessando alle loro gesta: durante l’ultimo match contro il Bologna, vuoi per la curiosità, vuoi perché in squadra ci sono spesso i loro papà, in tribuna erano davvero tanti i giovani. E sotto questo punto di vista l’obiettivo dell’Old Cesena Rugby può dirsi centrato, anche se c’è ancora tanto lavoro da fare.

L’avversario di sabato è tutt’altro che agevole. La sua ossatura è quella degli Amatori Milano, squadra più volte vincitrice dello scudetto sino alla metà degli anni novanta. I lombardi vantano diverse partecipazioni a tornei internazionali ed sono gruppo compatto e numeroso, tanto da organizzare anche partite con la propria seconda squadra.

Se queste sono le premesse non c’è da dormire sonni troppo tranquilli. Come sempre, in uno sport di combattimento come il rugby (perché è bene chiarire che il rugby è uno sport leale, ma è di combattimento) chi scende in campo deconcentrato o appena demotivato non solo si smarrisce sul prato ma quasi sicuramente si farà male.

Siamo certi che Magnani e Carraro, i tecnici in pectore dei cesenati, chiederanno di canalizzare tutta la rabbia e la tensione emersi col Bologna verso la giusta cattiveria agonistica, assolutamente indispensabile per afforntare qualsiasi avversario. E tutti saranno chiamati a fare la loro parte: chi ha polmoni corra anche per chi non ha fiato, chi ha idee le metta in pratica, chi ha capacità con la palla le metta a disposizione della squadra, chi ha esperienza la usi per i più inesperti. E una strigliata particolare partirà per la disciplina: se si vuol essere degli esempi si deve partire dal rispetto di avversari ed arbitri.
Il tempo delle chiacchiere è finito.
 
Nico Guccione 

Nella Photo Gallery nuova serie di foto della partita del 27 settembre scorso contro gli Old Bologna, con bei primi piani e documentazione del terzo tempo.

Al termine della partita del 27 settembre scorso contro gli Old Bologna si è svolta la consueta cerimonia dell'assegnazione del pallone nero con maniglie, trofeo all'atleta eletto Broc of the Match. Dopo i due turni di Ciaio, documentati anche su Youtube, la poco ambita onoreficienza è passata a Filippo, votato all'unanimità. Dopo la premiazione il meschino ha persino la sfrontatezza di accennare ad un sorriso.

 www.rugbyguastalla.com da oggi è in linea sul web. Nelle sezione dedicata alla società riporta:

In data 23 Maggio si è ufficialmente costituita la Società Sportiva RUGBY GUASTALLA 2008 un grande sport nuovo per la città di Guastalla , ma da tanti anni praticato da tantissimi guastallesi in altre realtà del territorio regionale e/o nazionale.
Il RUGBY è una disciplina sportiva fatta di rigore, sofferenza, educazione, coinvolgimento,lealtà, e stile di vita,rispetto,tradizioni,… quindi un Grande sport che da oggi è , e sarà anche Guastallese. Nascita voluta da un gruppo di appassionati, ex giocatori ,assessorato sport, e dal MPS-Rugby Viadana Nostro Club di riferimento. La missione del nostro club :
- Tutti i settori giovanili da Under 7 a Under 17
- Prima Squadra serie C
La prima squadra potrà contare da subito di atleti provenienti dal nutrito vivaio del MPS-Rugby Viadana.

Da parte nostra le migliori espressioni augurali e l'invito a mandarci la formazione per aggiornare la pagina dedicata a questa nuova società.

 A pochi giorni dall'inizio del campionato di Serie C, analizziamo le squadre che affronteranno gli Aquilotti durante questa prima fase della stagione.

Domenica 5 ottobre comincia il campionato dell'Edera Rugby Forlì ed il girone in cui è stata inserita la compagine biancorossa presenta numerose insidie, sia per l'incognita che rappresentano alcune squadre neo-iscritte, sia per l'esperienza (ed i rinforzi) acquisiti dalle squadre che già hanno incrociato i tacchetti col XV di Zuccherelli.
L'allenatore biancorosso, al suo IV° anno alla guida dei biancorossi, è fiducioso nei mezzi dei suoi ragazzi, ma mette in guardia tutti quanti dalle insidie che possono nascondersi lungo il percorso. "Il campionato, così come appare sulla carta, è indecifrabile: squadre nuove che gravitano nell'orbita di squadre più blasonate e squadre già incontrate che sicuramente si saranno rinforzate. Noi guardiamo in casa nostra e posso solo pensare positivo per il mix di atleti che ho a disposizione: giovani con già parecchie esperienze in prima squadra e vecchi ancora in grado di dare quell'apporto tecnico e tattico che il nostro team necessita. Potrebbe essere un anno positivo, dipende da noi".

Ma chi sono le squadre che verranno incontrate dai nostri ragazzi quest'anno? Vediamole una ad una.

Romagna RFC "B"
La seconda squadra del Romagna RFC gioca abitualmente a Ravenna e spesso schiera fra le sue fila giocatori che non trovano spazio nella prima squadra o giovani dell'Under 19. A questi si aggiungono un buon numero di atleti ravennati che crescono tecnicamente di anno in anno. Quest'anno la guida tecnica è stata assegnata al Sig. Eugenio La Rosa, che cercherà di trasmettere ai suoi ragazzi quella tenacia e quella grinta che l'ha sempre contraddistinto in campo. Fra i giocatori del Romagna RFC "B" c'è anche un ex-biancorosso, ovverol'estremo Ricci Filiberto.
Rimini RFC
I Pirati stanno crescendo di anno in anno ed al timone del loro vascello c'è sempre l'ex bandiera forlivese Leo Giuseppe. Entrati anche loro a far parte del Progetto Romagna, i riminesi sono alla ricerca di conferme sul campo per valutare il lavoro e la strada intrapresa dopo la ristrutturazione del club. Voci di corridoio segnalano la partenza di Romano e la possibilità, finalmente, di schierare un centro neozelandese residente in Riviera.
Faenza RFC
I biancoblù manfredi si accingono ad affrontare il secondo campionato della loro giovane storia. Lo scorso anno riuscirono a vincere una partita e, come tutte le squadre, l'obiettivo dichiarato è quello di migliorarsi. La guida tecnica è stata affidata a Nardelli, ex giocatore dell'Imola, che ha accettato con entusiasmo il ruolo di Head Coach della prima squadra. I ragazzi del presidente Sirotti pare potranno contare sull'apporto di qualche giocatore ex Reno Bologna e vogliono proprosi come mina vagante del girone, in grado di vincere o perdere con tutti.
Piacenza RC 1947 "B"
La seconda squadra del Piacenza RC è una delle candidate a conquistare una delle due poltrone che daranno l'accesso ai play-off, avendo già centrato questo risultato lo scorso anno. La trasferta in terra piacentina è, da sempre, qualcosa di ostico per tutti ed è un vero banco di prova: vincere là significa avere le carte in regola per tentare qualcosa di grande. La possibilità di utilizzare di tanto in tanto qualche seconda scelta della prima squadra aggiunge ulteriore valore alla compagine biancorossa e la candida, d'obbligo, a favorita del girone.
Caimani Bondanello
La tana dei Caimani, nella bassa mantovana, sarà terreno difficile da espugnare, per tutte le squadre che saliranno a Bondanello. Dopo un anno di rodaggio, condito con qualche vittoria e qualche sconfitta di misura, i mantovani vorranno recitare il ruolo di protagonisti del campionato, presentandosi come veri outsider del girone. Raccogliendo fra le proprie file ex-giocatori della zona Modena/Reggio Emilia/Verona, hanno messo insieme un impianto di tutto rispetto e chi ambirà ad accedere ai play-off dovrà sicuramente superare l'esame-Caimani.
Porretta Rugby
Una delle novità della stagione. La società situata sull'appennino bolognese prova l'avventura in serie C con un manipolo di atleti nuovi, aiutati da qualche ex-Reno Bologna di indiscussa qualità. La trasferta in terra porrettana si presenta come una delle più affascinanti in quanto si vanno a toccare zone dove la palla ovale è quasi una novità ed ogni partita sarà seguita con interesse da tutti gli abitanti della zona. La squadra porrettana proverà sin dall'inizio a mettere in difficoltà gli avversari più esperti e da qui costruirà le fondamenta per il proprio futuro.
Guastalla Rugby
Altra new-entry nel girone per questa squadra che, si dice, sia in orbita Viadana. Già con questo biglietto da visita la squadra del Guastalla Rugby merita di essere tenuta in estrema considerazione per quello che riguarda il discorso classifica, in quanto il Viadana Rugby quando si muove non lo fa disperdendo energie. L'effetto sorpresa potrebbe, inoltre, giocare a favore di questa squadra che, da quel che trapela, punta in alto.
Formigine Rugby
La squadra del modenese ritorna a calcare i campi di serie C dopo la positiva esperienza come seconda squadra del Viadana, che ha fruttato al club una scalata fino alla serie A. Grazie anche alla collaborazione col club mantovano, i modenesi hanno impiantato, negli anni passati, una serie di squadre giovanili. Il risultato di questo capillare lavoro nel territorio è, appunto, l'iscrizione alla serie C quest'anno con una squadra formata da giovani provenienti dal settore giovanile, vecchi giocatori nel giro Modena e Casinalbo e qualche nuovo apassionato avvicinatosi alla palla ovale da poco.

fonte Rugby Forlì

 Domenica 5 ottobre partono la serie B e la serie C. In serie C regionale ci sono diverse nuove entrate e per facilitare la ricerca dei diversi campi di gioco, nella pagina dedicata ad ogni squadra, abbiamo inserito anche l'indirizzo della società. Un altro servizio che Old Cesena Rugby offre ai suoi visitatori.

 Apprendiamo con gioia che ieri la famiglia del nostro amico Alessandro "ADF" Bruni e Signora si è felicemente ingrandita con l'arrivo di Jacopo, che con i suoi 4,5 kg si prepara già ad essere dei nostri. Tanti auguri al nuovo arrivato e festosi rallegramenti ai genitori da parte di tutti gli Old Cesena Rugby.